Si tratta di una patologia molto frequente che colpisce un’ampia fascia della popolazione, dai più giovani alle persone anziane ultraottantenni. Si manifesta principalmente a livello della colonna lombare, ma può interessare anche quella cervicale con una frequenza 15 volte inferiore. Come dice la parola stessa, l’ernia del disco è una condizione patologica che si sviluppa a partire dal disco intervertebrale, nello specifico si verifica come conseguenza della rottura di tale di disco, che non è altro che un cuscinetto cartilagineo che si trova tra due vertebre. Attraverso quella piccola breccia che si è formata nel disco, fuoriesce un frammento discale che va a comprimere la radice nervosa. La conseguenza è un violentissimo dolore che interessa un braccio nel caso di un’ernia cervicale o la gamba nel caso di un’ernia lombare e nei casi più gravi si osserva perdita di forza e sensibilità all’arto interessato dal dolore.
Sia che si tratti di ernia lombare sia che si tratti di ernia cervicale, il primo approccio è conservativo (terapia farmacologica, infiltrazioni mirate di Ossigeno/Ozono, fisioterapia), riservando l’intervento chirurgico ai casi resistenti ai trattamenti conservativi e ai pazienti che presentano un deficit neurologico.